Le visite di controllo periodiche sono fondamentali per una corretta strategia di prevenzione. Durante le visite vengono eseguite delle radiografie diagnostiche per evidenziare le carie nascoste tra i denti e che in alcuni casi sono difficili da vedere.
La presenza di batteri in bocca rappresenta la normalità fintanto non vengano liberate sostanze tossiche nei meccanismi di difesa da parte del sistema immunitario, che hanno un’azione simile a quella di veri e propri veleni.
La gengiva infiammata è arrossata, gonfia e sanguina, specialmente durante lo spazzolamento. Le gengive sane non devono sanguinare.
Se la placca non viene asportata quotidianamente, alcuni batteri possono diventare particolarmente aggressivi con conseguente distruzione della gengiva che circonda l’osso e il dente.
La collaborazione del paziente è l’aspetto più importante della terapia. La migliore terapia eseguita nel suo cavo orale, non coadiuvata dall’igiene orale domiciliare e/o professionale è destinata a fallire.
Tecnica di spazzolamento: deve essere eseguito in modo da non danneggiare i denti o le gengive con formazione di abrasioni dello smalto e recessioni gengivali. Sono necessari 4-5 minuti per eliminare la placca da tutte le superfici dentali.
Inclinare lo spazzolino di 45˚ verso il margine della gengiva in modo che si sentano le punte delle setole penetrare nel solco gengivale
Esercitando una lieve pressione eseguire brevi movimenti rotatori circolari, come un massaggio, dalla gengiva verso il dente.
Lo spazzolino non può raggiungere gli spazi tra i denti, occupati in condizioni normali dalla papilla gengivale. In tali zone vengono utilizzati strumenti specifici. La scelta dipende dalla larghezza degli spazi interdentali.
Filo interdentale (per spazi stretti), spazzolini interdentali o scovolini (per spazi più aperti, ottimo per pulire sotto ponti o protesi su impianti).
Sedute di igiene professionale: per asportare in modo adeguato i depositi di tartaro vengono utilizzati degli strumenti ad ultrasuoni, strumenti manuali (Curette) e se necessario una terapia Laser assistita.
Il Laser a Diodi ha una funzione battericida e ha inoltre la capacità di indebolire il legame chimico tra i depositi calcificati e la superficie radicolare/implantare, facilitando la successiva strumentazione tradizionale, che rimane comunque essenziale ed imprescindibile. Il solo trattamento laser infatti, non sarebbe sufficiente ad eliminare la placca e tartaro sotto gengiva.
Il Laser ha sui tessuti del cavo orale molteplici effetti positivi:
- Elimina profondamente e selettivamente i batteri e i virus che causano le infezioni (es. parodontite).
- Stimola le cellule pluripotenti per una migliore più rapida rigenerazione dei tessuti.
- Regola in maniera positiva il lavoro delle cellule e dei mediatori biochimici coinvolti nell’infiammazione (Biostimolazione).
Lo Sbiancamento professionale dei denti vitali è un metodo che si basa sull’utilizzo di gel a base di perossido di carbamide o perossido d’idrogeno. Il principio attivo agisce sulle discromie presenti tra i prismi dello smalto lasciando quest’ultimo inalterato.
La terapia di sbiancamento dei denti vitali è indicata per le persone che presentano una buona situazione di salute del cavo orale sia dal punto di vista dei denti, sia dal punto di vista delle gengive e che desiderano avere i denti più bianchi rispetto al colore attuale.
La tecniche di sbiancamento risultano efficaci e sicure quando vengono rispettate le indicazioni di utilizzo indicate dall’odontoiatra e/o dall’igienista dentale. Nel nostro studio lo sbiancamento viene proposto in due modalità: domiciliare o alla poltrona.
La tecnica domiciliare prevede la presa di impronte in alginato per la costruzione di mascherine personalizzate che servono a contenere il gel sbiancante.
Queste mascherine devono essere utilizzate giornalmente e il tempo di applicazione può variare da tutta la notte a qualche ora durante il giorno secondo la concentrazione scelta. L’applicazione deve essere ripetuta da un minimo di 10-12 notti fino al raggiungimento del risultato voluto.
Discromie più resistenti possono richiedere delle applicazioni specifiche e tempistiche più lunghe.
La tecnica alla poltrona prevede due o più sedute da un’ora ciascuna, duranti le quali al paziente verrà chiesto di rimanere a bocca aperta (con l’ausilio di dispositivi apribocca). Dopo aver applicato una resina a protezione delle gengive, viene posizionato sui denti il gel sbiancate che può essere autoattivante, attivato dalla luce fotopolimerizzatrice oppure attivato dalla luce Laser. Il gel viene lasciato a contatto con i denti per un tempo compreso tra gli 8 e i 20 minuti, se necessario questo ciclo può essere ripetuto.
Possibili complicanze possono essere fenomeni di ipersensibilità dentinale (reversibili in poche ore con l’aiuto di collutori desensibilizzanti o applicazioni di fluoro) o presenza di piccole lesioni bianche sulle mucose per contatto accidentale con il gel sbiancante (guariscono spontaneamente in poche ore).
Il trattamento non è indicato quando la persona interessata presenta denti gravemente distrutti o otturazioni estese, presenza di restauri, presenza di manufatti protesici, presenza di apparecchi ortodontici o impianti osteointegrati nella zona da trattare, denti ipersensibili, presenza di carie, presenza di lesioni peri-apicali, riassorbimento radicolari dei denti che si intendono sbiancare, terapie endodontiche insoddisfacenti, superfici radicolari esposte, e reazioni allergiche ai componenti del prodotto sbiancante o ai polimeri delle mascherine.
Inoltre, il trattamento è controindicato, da un punto di vista della salute generale, in queste situazioni:
- in presenza di xerostomia o in caso di assunzione di farmaci che possono dare xerostomia;
- gravidanza e allattamento;
- assunzione di farmaci antinfettivi, antinfiammatori o immunosoppressivi;
- si è particolarmente ansiosi o irrequieti o si ha la soglia del dolore particolarmente bassa