Per l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) si tratta della «malattia più diffusa al mondo», con il 90% delle persone che ne ha sofferto almeno una volta durante la propria vita. Si tratta della carie dentale, malattia che solo in Italia colpisce un adolescente su due, mentre tra i bambini più piccoli la percentuale cresce fino al 60%. Un adulto italiano su quattro riconosce di avere carie non curate che possono portare a dolore, perdita dei denti e infezioni. Il 30% degli anziani, invece, ha perso tutti i denti, compromettendo anche la propria alimentazione.

«Una bocca sana e senza carie è fondamentale per la salute complessiva dell’organismo» spiega la Dott.ssa Francesca Ianni Lucio, responsabile del reparto di odontoiatria del Centro Medico Lazzaro Spallanzani, che poi prosegue: «avere un’ottima salute orale è alla base di una buona nutrizione e della possibilità di dormire al meglio, favorendo la concentrazione nello studio e sul lavoro». La prima difesa contro la carie è la prevenzione, tramite buone pratiche di igiene orale domiciliare e un’alimentazione equilibrata.

Ma non sempre è sufficiente: «Controlli periodici dal dentista, con almeno due sedute di igiene all’anno, contribuiscono ad abbassare in modo significativo le probabilità di contrarre la malattia – prosegue la Dott. Ianni Lucio Stress – mentre stress, alcool e fumo peggiorano decisamente la situazione». Anche l’uso della sigaretta elettronica è associato a disturbi alla bocca: il tasso di denti rotti o scheggiati fra chi ne fa uso quotidiano è significativamente superiore a quello registrato fra gli altri giovani, senza contare i danni ai tessuti gengivali. Non va meglio a chi ha un piercing sulla lingua: negli adolescenti con la lingua forata i danni ai denti aumentano del 12% e il rischio di recessione gengivale aumenta addirittura di 11 volte.

Non tutte le carie sono uguali: oltre a quella che colpisce i denti da latte nei bambini – dovuta principalmente a un prolungato allattamento o ad alimentazione ricca di zuccheri – ne esistono altri tre tipi: interdentale, radicolare, cervicale. Le carie interdentali sono particolarmente insidiose in quanto sono visivamente meno evidenti delle carie più comuni. La loro prevenzione si basa necessariamente sull’uso quotidiano del filo interdentale, anche se in Italia circa l’80% delle persone non lo utilizza. La carie radicolare si sviluppa soprattutto negli anziani a seguito di recessioni gengivali che scoprono la radice o conseguentemente a malattie parodontali. La carie cervicale colpisce il dente vicino alla gengiva, in quanto la placca non rimossa tende a scivolare e ad accumularsi in alto, portando alla lunga a formazioni di carie anche molto profonde.

«Come noto, la causa scatenante è l’accumulo dei batteri che creano la placca ma, oltre alla scarsa igiene, tra le cause scatenanti c’è anche il non perfetto allineamento dei denti, che impedisce una corretta e completa pulizia dentale. Purtroppo gli ultimi dati ci dicono che sono sempre più gli italiani costretti a rinunciare alle cure odontoiatriche, specialmente per i costi di apparecchi per denti e protesi. Questo influisce soprattutto sulla salute dei bambini.

Inoltre, oltre a un utilizzo corretto dello spazzolino – dall’alto verso il basso, senza premere troppo forte su denti e gengive, e senza sfregare la superficie dei denti – per combattere la carie ci si può affidare ad un insolito alleato, il mirtillo: questo frutto di bosco, infatti, è ricco di polifenoli che possono diventare preziosi per i denti, proteggendoli dall’accumulo dei batteri. I polifenoli dei mirtilli rimangono a lungo nella saliva, continuando ad aiutare la nostra bocca anche dopo che li abbiamo ingeriti. Ciò che è particolarmente importante è che questi estratti naturali sono completamente senza zucchero. Ciò significa che possono essere aggiunti ai prodotti per l’igiene orale in diversi modi.

 

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